Centri per l'impiego, protesta dei lavoratori in consiglio metropolitano: "Vergognoso chiudere i servizi per mesi"

da Genova 24.it:

I soldi ancora non ci sono e il servizio rischia si essere sospeso per 4 mesi. A rischio 120 posti di lavoro

di Katia Bonchi

Genova -

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Protesta questo pomeriggio dei lavoratori degli appalti dei centri per l’impiego e del servizio collocamento disabili che dopo essere stati ricevuti dal consigliere con delega alla formazione a al lavoro Gianni Vassallo hanno interrotto i lavori del consiglio metropolitano per attirare ancora una volta l’attenzione del sindaco sulla gravità della situazione che coinvolge parte di un servizio pubblico rivolto ai disoccupati, fra cui molti disabili, e che vede a rischio, almeno per alcuni mesi circa 120 lavoratori.

La situazione è nota e riguarda il ritardo del bando, per mancanza di fondi, che deve rinnovare il servizio dei centri per l’impiego. Ora le risorse (nemmeno tutte) per il rinnovo del bando, sono state trasferite dalla Regione alla Città metropolitana, ma resta un “buco” di quattro mesi, dal primo settembre al primo gennaio in cui, se non vengono recuperate le risorse (circa 500 mila euro al mese), vedrà un’interruzione del servizio. Se la vecchia giunta aveva assicurato alcuni mesi fa che avrebbe coperto il buco con i residui dei fondi, la nuova Giunta Toti, che con gli assessori Cavo e Berrino ha incontrato i lavoratori alcuni giorni fa, ha fatto sapere che non esiste alcun residuo ma si impegnerà a trovare almeno parzialmente i fondi tra i vari cassetti di spesa per non interrompere in toto il servizio. Ma, come ha chiarito la stessa Regione, quei lavoratori sono in capo alla città metropolitana, che però fondi non ne ha, come è stato ribadito anche oggi.

Intanto il tempo stringe e se non arriverà un soluzione a breve il servizio rischia di essere sospeso: “La conseguenza è che Genova conoscerà la vergogna di chiudere i centri per l’impiego almeno per un determinato periodo” dice Maurizio Rimassa dell’Usb che ha invitato i lavoratori “ad essere pronti a nuove forme di mobilitazione” non escludendo la proclamazione di una nuova giornata di sciopero.

Il sindaco metropolitano Marco Doria, a cui i lavoratori si sono rivolti direttamente con cartelli che illustravano quanti e quali servizi verranno chiusi, ha confermato la volontà di cercare con la Regione fondi che la città metropolitana non ha alludendo anche alla possibilità di poter utilizzare un anticipo sui fondi messi a disposizione per il prossimo anno di gara per coprire il buco, ma i lavoratori, che hanno già vagliato questa possibilità con la Regione, gli hanno chiarito che quella soluzione non è possibile.